Il font, o la font? La risposta a uno dei quesiti più controversi nella grafica
luglio 13, 2020
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Spesso, ci siamo trovati di fronte a un dubbio amletico che spesso attanaglia non solo i grafici, ma tutti coloro i quali, nella stesura di un testo, si trovano a dover decidere quale font scegliere: si dice il font o la font?

Può sembrare un quesito semplice, e invece è una questione spesso complessa come complessa è la sua etimologia.

Abbiamo quindi cercato di fare un po’ di chiarezza andando a cercare l’origine del temine font, e lo abbiamo fatto studiando l’approfondimento effettuato dalla prestigiosa Accademia della Crusca.

Nella sezione dedicata al temine font, viene spiegato come esso indichi “l’insieme completo dei caratteri di uno stesso tipo”, e deriva dall’inglese font “fonditura”, che a sua volta deriva dal francese fonte “fusione”.

Innanzitutto bisogna precisare che font e carattere indicano due cose ben differenti: se per carattere (typeface) si intende il disegno singolo di una lettera, con font indichiamo l’insieme di tutti i caratteri con un preciso stile grafico.

Invece, per l’attribuzione maschile e femminile alla parola, le cose si complicano un po’. L’Accademia precisa che, nel caso di parole utilizzate senza adattamenti da lingue che per i nomi di cose non presentano categoria di genere, generalmente si utilizza il maschile, a meno che non esista una traduzione specifica in italiano. Quindi il maschile andrebbe bene se l’etimologia derivasse dall’inglese, ma non dal francese, il quale indica la parola specificatamente al femminile.

Per capire quale forma è corretta bisogna quindi risalire agli ambiti nei quali il termine veniva e viene utilizzato: la tipografia e l’elettronica.

In tipografia, molto prima dell’avvento di strumenti computerizzati, si fa uso della parola “fonte” femminile, derivante dal francese, per indicare la matrice metallica incavata dalla quale si ricavano i caratteri tipografici.

Invece, con l’introduzione dei primi computer Macintosh che permettono di impaginare documenti attraverso un’interfaccia grafica, si pone il problema di tradurre in italiano parole prettamente inglesi come file, edit e, per l’appunto, font. La diffusione veloce della terminologia informatica tra i non specialisti ha fatto in modo che, per assonanza, il termine font assumesse il genere femminile della parola fonte già in uso da diverso tempo in tipografia.

Se, dagli studi dell’Accademia, compare come differenti dizionari attribuiscano alla parola sia il genere maschile che femminile, viene sottolineato come negli ultimi anni l’utilizzo della forma maschile stia sempre più aumentando e la forma femminile tenda a scomparire.

In conclusione viene consigliato di utilizzare la forma font al maschile nel caso si parli in ambito informatico e digitale, e font al femminile in ambito tipografico, in modo da distinguere e valorizzare le diverse radici etimologiche.

Ringraziamo quindi l’Accademia della Crusca per l’approfondimento.

Qui potete trovare l’articolo completo:

http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/genere-font